Che cos’è la Sudamina???? Chi ha un bimbo piccolo probabilmente sa di cosa sto parlando. Ma non pensiamo che questa infiammazione colpisca soltanto i bambini. A dispetto di quanto si creda, è molto diffusa anche fra gli adulti soprattutto in questo periodo dell’anno.

La Miliaria, meglio conosciuta come Sudamina. Capita molto di frequente, soprattutto a causa delle temperature elevate, che tante piccole vesciche o bollicine simili a tanti foruncoletti compaiano sulla nostra pelle.

La causa della sudamina è dovuta all’impossibilità della pelle di eliminare il sudore prodotto, spesso dovuto ad un clima caldo-umido, che non riesce a raggiungere la superficie cutanea.

 

 

La letteratura in merito insegna che tali eruzioni si manifestano soprattutto in zone dove si suda di più, anche perché si indossano abiti troppo stretti o di fibre sintetiche.

 

Tuttavia, da qualche estate a questa parte, da quando cioè anche io devo affrontare questo problema, le parti in cui compare tale infiamamzione sono il decolleté e la fronte. Avendo i capelli un po’ lunghi sulla fronte posso capirne il perché. Ma sul decolleté no. Uso prevalentemente abiti e top scollati; nonostante ciò, compaiono tante piccole bollicine, simili a punti neri infiammati, che difficilmente mi danno prurito, ma che sono decisamente antiestetiche.

 

I suggerimenti che trovate in rete sono tantissimi. Tralascio di affrontare quelli che consigliano il ricorso ai farmaci (cortisonici ed antistaminici) e vi elenco i rimedi naturali che ho trovato, ma non sperimentato:

 

  1. Bagni rinfrescanti cui aggiungere del bicarbonato;
  2. Creme con ossido di zinco;
  3. Indossare abiti leggeri, di fibre naturali e non troppo aderenti, in modo che la pelle possa respirare;
  4. Dotarsi in casa di un deumidificatore;
  5. Usare detergenti molto delicati (ma questo è un consiglio che vale sempre) privi quindi di SLES e SLS (rispettivamente Sodium Laureth Sulfate e Sodium Lauryl Sulfate)

 

Dallo scorso anno invece utilizzo un metodo efficacissimo già dalla prima applicazione, che si basa sull’asciugare la parte infiammata e aiutare la traspirazione della pelle e l’eliminazione del sudore. Per fare questo mi servo di gel d’aloe purissimo (con una percentuale di conservante) e di amido di riso in polvere.

 

Dopo aver pulito e deterso a fondo la pelle, applico uno strato di gel d’aloe nella parte interessata. Non aspetto che la cute lo abbia completamente assorbito e, quando è ancora un po’ umida di gel, stendo sopra, servendo di un piumino da cipria, la polvere di amido di riso. L’applicazione non deve avvenire per sfregamento, ma tamponando la pelle con il piumino.

 

 

Il gel d’aloe vera ha un’azione disinfiammante, rinfrescante e rappresenta la soluzione ideale da applicare affinché gli antipatici brufoletti scompaiano più rapidamente.

 

 

 

 

 

L’amido di riso è una polvere finissima di colore bianco. Si scioglie facilmente in acqua senza formare grumi. A contatto con la pelle l’amido di riso è utile per le sue proprietà lenitive, rinfrescanti, calmanti e antiprurito. Si tratta di un polisaccaride ricavato dalla farina di riso che viene impiegato sia in cucina che per la cosmesi naturale.

 

Sembra che sia un po’ difficile trovare l’amido di riso in polvere, benché, per chi dispone di un Carrefour ben fornito, è possibile reperirla nel reparto dedicato all’igiene in questo barattolo di vetro

 

 

 

 

 

Potete inoltre acquistare questa confezione da 1 kg  QUI  e sfruttarlo per tantissimi usi cosmetici e non, compreso quello in cucina, usi di cui parleremo a breve in un prossimo articolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Per quanto concerne il gel d’aloe trovate quello di  Bioearth QUI  o orientarvi su un prodotto che abbia la stessa composizione di quello qui consigliato. È la garanzia della sua purezza senza altri additivi, tranne gelificante, conservante naturale (evitate i parabeni) e stabilizzante di ph come l’acido citrico. Seguite questo INCI come indicazione, mi raccomando: INCI: aloe barbadensis gel (99%); xanthan gum; sodium hydroxide; potassium sorbate; citric acid.