L’Incontinenza femminile da sforzo è un problema assai diffuso, più di quanto non si pensi, e non è quasi mai legato all’età.

Su consiglio di una mia amica, ho deciso di scrivere questo articolo soprattutto perché sono fra quelle che ha risolto questo disturbo.

Sappiate intanto che l’Incontinenza da sforzo, soprattutto se ai primi stadi, può essere risolta con estrema facilità e vi aiuterò a scoprire in che modo.

 

Ma andiamo per gradi.

 

COS’È L’INCONTINENZA DA SFORZO

L’incontinenza urinaria è la perdita involontaria di urina attraverso l’uretra.

Qualsiasi donna potrebbe esserne soggetta poiché è un problema non legato all’età o allo stile di vita; addirittura, a volte, può dipendere da cause di natura transitoria.

 

Sovente l’incontinenza urinaria è legata ad un indebolimento del pavimento pelvico, ad un indebolimento del tono sfinterico dell’uretra, debolezza muscolare, infezioni etc.

 

IL PAVIMENTO PELVICO

Il pavimento pelvico è un gruppo di muscoli, legamenti e tessuti che sostiene gli organi principali del basso addome, ovvero vescica, utero e intestino. Esso collega tali organi ad altri che servono invece per l’evacuazione dal corpo di residui ed umori, ossia l’uretra, la vagina ed il retto.

I muscoli del pavimento pelvico, quindi, rivestono un ruolo cruciale e assicurano che tutti questi organi svolgano la loro funzione in maniera corretta.

Il sostegno che altresì esso dà alla vescica e all’uretra garantisce un controllo del flusso urinario, garantendo la normale funzione di contenimento.

 

 

TIPOLOGIE DI INCONTINENZA URINARIA

 

  • Incontinenza urinaria da sforzo: è la forma più comune e si presenta quando si ride, si tossisce, si starnutisce, si salgono le scale o si sollevano pesi. Nella maggior parte dei casi si tratta di perdite esigue, ma in ogni caso diventano perdite invalidanti. È certamente il tipo di incontinenza più comune e colpisce almeno 4 donne su 10.
  • Prolasso: è causato da una lassità o discesa dell’utero, della vescica o della vagina dovuto ad un sostegno insufficiente da parte dei muscoli del pavimento pelvico.

 

 

CAUSE DEL RILASSAMENTO DEL PAVIMENTO PELVICO

  • Gravidanza e parto: sono le cause più comuni dell’indebolimento del pavimento pelvico per il peso e la pressione crescente che il feto esercita e che diventa massima durante il parto
  • Ginnastica post-parto: se non effettuata correttamente, la pressione addominale sul pavimento pelvico risulta controproducente e lo indebolisce ulteriormente
  • Menopausa ed invecchiamento: i cambiamenti ormonali riducono l’elasticità muscolare
  • Altri fattori: abiti attillati, sport la pratica di sport ad alto impatto (corsa, aerobica, tennis) possono indebolire il pavimento pelvico. Una statistica dimostra che un’atleta su 6 (donne giovani e in forma) ha accusato perdite urinarie nel corso dell’attività sportiva e anche prima della gravidanza. Il sovrappeso, l’obesità, tosse cronica e stitichezza sono altri fattori importanti.

Tutte le donne, a tutte le età, devono essere consapevoli dell’esistenza dei muscoli del pavimento pelvico. Se si soffre di questi sintomi, meglio intervenire tempestivamente.

 

La soluzione per alleviare e, nei casi lievi, risolvere il problema è l’allenamento dei muscoli del pavimento pelvico attraverso esercizi specifici, noti come esercizi di Kegel, i quali possono essere praticati in qualunque momento della giornata.

Ovviamente sono esercizi che vanno ripetuti con una certa costanza e precisione.

 

LADYSYSTEM

Esistono tuttavia in commercio delle soluzioni altrettanto valide che si pongono come ottime sostitute degli esercizi, per chi tende a dimenticare di farli e non è così costante

Lo strumento di cui vi voglio parlare oggi, già testato anche da alcune mie conoscenti e amiche, è il Lady System, un metodo semplice e clinicamente testato per recuperare il tono del muscolo pelvico e risolvere il problema dell’incontinenza da sforzo.

Lady System è composto da 5 conetti vaginali, molto simili ai tamponi, che si distinguono l’uno dall’altro per la differenza di peso.

Si parte dal cono n.1 che pesa 5 gr fino ad arrivare al n.5 che ne pesa invece 55.

Essi agiscono in maniera del tutto naturale poiché vengono sorretti dalle contrazioni del muscolo del pavimento pelvico.

La semplice azione di sostegno del cono esercita i muscoli senza alcuno sforzo da parte vostra e senza che ve ne accorgiate.

Vanno inseriti per 15 minuti due volte al giorno e nel frattempo potete svolgere senza alcun disturbo le vostre normali attività quotidiane.

 

Per chi avverte il problema in maniera più marcata si inizierà con il cono di peso inferiore per poi aumentare gradatamente.

La valutazione di quale cono usare potrete farla voi stesse poiché vi renderete immediatamente conto che, se il peso è superiore alla tonicità muscolare, il conetto tenderà a scivolare.

Già dopo una settimana o due sarà possibile passare al conetto di peso superiore in base al proprio ritmo.

Il passaggio da un cono all’altro di peso superiore indica che i muscoli del pavimento pelvico sono diventati più forti.

Per capire quale cono è più adatto per iniziare, basta inserirlo e camminare.

Se non si avverte una sensazione di scivolamento, significa che il conetto è troppo leggero e va sostituito con uno di peso superiore.

 

Ecco come agiscono una volta inseriti rispetto alle contrazioni della muscolatura

 

 

 

 

 

Sono totalmente igienici e lavabili dopo l’uso anche con del detergente intimo e pronti per un riutilizzo successivo.

 

I risultati a mio avviso sono apprezzabili già dopo la prima settimana e qualcuno ha risolto definitivamente il problema dopo solo un mese, benché, per ritrovare la completa tonicità pelvica, consiglino di utilizzarlo dalle 8 alle 12 settimane.

 

 

 

 

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