Quali sono gli ingredienti tossici potenzialmente presenti nei nostri dentifrici?

 

TRICLOSAN

si tratta di un composto chimico antibatterico assai impiegato nei dentifrici. Questo ingrediente viene utilizzato e pubblicizzato come in grado di combattere le gengiviti, ma, di contro, sembra interferire con il sistema endocrino.

La definizione di interferente endocrino non è ancora così chiara. Tuttavia, un informale consenso è concorde nel ritenere un interferente endocrino ciò che interferisce con la sintesi, la secrezione, il trasporto, l’associazione, l’azione o l’eliminazione degli ormoni nel corpo, ormoni responsabili dello sviluppo, del comportamento, della fertilità e dell’omeostasi cellulare

Fonte: Nononsensecosmethic

Ovviamente parliamo di sostanze esogene con potenziali effetti negativi sul sistema endocrino.

La Food and drug administration americana (Fdg) nel 2016 tolse dal mercato detergenti e saponi che contenevano sostanze nocive per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Fra queste spiccava il Tricolosan, un derivato del fenolo con una struttura molecolare molto simile a quella della diossina.

Oltre ad essere considerato un interferente endocrino, sembra possa sviluppare, sempre secondo la Fda, fenomeni di antibioticoresistenza. La Commissione Europea (ECHA ed EFSA) sta lavorando per stabilire un criterio preciso che possa identificare la reale pericolosità degli interferenti endocrini. Infatti, Alcune sostanze sono state proibite dal regolamento dell’Unione Europea, altre sono ancora in fase di analisi. Il Triclosan è un ingrediente ancora autorizzato, pur se a minime concentrazioni, ma è sempre sotto la lente di ingrandimento ed è uno degli ingredienti che potrebbe venire assoggettato ad ulteriori restrizioni per il ruolo sospetto di interferente endocrino.

 

SODIUM FLUORITE

fluoruro di sodio. L’associazione statunitense EWG (Environmental Working Group) ha riportato, a seguito di numerosi studi, come il fluoruro di sodio sia legato al cancro, a malattie muscoloscheletriche, a disturbi neurovegetativi; rovina ossa e denti e causa deficit cognitivi. Nei dentifrici questa sostanza non può superare lo 0,15% e i dentifrici che lo contengono devono riportare OBBLIGATORIAMENTE la dicitura “controindicato per i bambini”.

Tuttavia, il Codacons ha svolto dei controlli a campione per verificare che nei dentifrici in commercio tale sostanza sia contenuta, laddove presente, nei limiti prescritti dalla legge e a tutela dei bambini, ed è emerso che molte marche, fra le più famose, violavano tali norme.

Fonte: Dionidream

 

Addirittura sembrerebbe che alcune marche molto note ne contenessero fino allo 0,32% senza la dovuta prescrizione per i bambini, altre addirittura l’1,11% sforando di molto il limite consentito.

Fonte: Terra Nuova

 

Il fluoruro contenuto nei dentifrici, attraverso le papille linguali, assai ricettive, si accumula nelle ossa, rendendole più fragili e soggette a fratture. Purtroppo, non lo ritroviamo soltanto nei dentifrici, ma anche in chewingum, medicinali (come il prozac), bevande gassate (coca cola, pepsi), gatorade, tè in bottiglia o lattina, bastoncini di pesce, bastoncini di pollo, cibi cucinati nei contenitori con il fondo in teflon, sali da cucina fluorati.

 

Le industrie farmaceutiche e quelle produttrici di dentifrici hanno per lungo tempo sottovalutato, e a volte taciuto, gli effetti tossici derivanti dai prodotti a base di fluoruro.

Ecco alcuni esempi di dentifrici che potete trovare facilmente al Supermercato in cui sia evidente ed anche segnalata la presenza di Fluoruro di Sodio.

Di norma, i dentifrici in cui trovate aggiunta di fluoro sono quelli pubblicizzati come sbiancanti.

 

 

 

 

 

SODIUM LAURYL SULFATE (SLS)

si tratta di un tensioattivo, irritante per la pelle, per gli occhi e per le mucose.

Alcuni studi giapponesi consideravano invece l’SLS dannoso per il DNA, poiché ne blocca la sintesi.

Uno dei principali problemi legati a questa sostanza è che essa è il risultato di un processo di etossilazione e quindi espone alla contaminazione con l’1,4 diossano. Nel Biodizionario è considerato verde poiché biodegradabile

 

SODIUM SACCHARIN

Ossia, saccarina. Primo dolcificante artificiale e 300 volte più dolce dello zucchero. Lo trovate negli alimenti con questa sigla, laddove non esplicitato: E954. La saccarina è stata oggetto di notevoli studi che ne dimostravano l’alto potenziale cancerogeno, soprattutto per quel che riguarda il cancro alla vescica.

Per questa ragione, nel 1977 la saccarina veniva vietata in Canada.

Riporto come esempio un dentifricio per bambini. Non solo notiamo la presenza del colorante sintetico, ma anche quella della Saccarina.

Inoltre, contiene Monofluorofosfato di sodio, che è na delle forme in cui il fluoro viene aggiunto ai dentifrici.

 

 

ASPARTAME

Esso costituito principalmente da acido aspartico e fenilalanina, sinteticamente modificata per trasportare un gruppo metilico in grado di conferire dolcezza ed ampiamente utilizzato nelle composizioni dei dentifrici. Questo legame, chiamato estere-metilico, è talmente debole da rompersi con estrema facilità; consente così al gruppo metile della fenilalanina di formare metanolo. Gli essere umani sono gli unici a non essere dotati di un meccanismo biologico protettivo in grado di scomporre il metanolo e renderlo innocuo. Quando il metanolo attraverso il sangue giunge in aree sensibili, come il cervello, viene convertito in formaldeide, responsabile di gravi danni ai tessuti.

CI

si tratta della sigla che identifica i coloranti. Si possono trovare i CI42051 (colorante sintetico che dà il caratteristico colore blu-violetto); CI 47005 (colorante sintetico che conferisce il colore che va dal giallo opaco al verdognolo); CI77891 (titanium Dioxide, pigmento inorganico). Riguardo al Titanio Diossido, anche se ad oggi gli effetti che esso ha sulla salute umana non sono ancora ben compresi, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro lo considera cancerogeno se inalato.

Fonte: Wikipedia