Il caldo di questi giorni ha visto popolarsi spiagge e piscine: è iniziata la corsa alla tintarella.

 

Esporsi alla luce del sole per 10 minuti al giorno (non necessariamente stando spaparanzati su un lettino in spiaggia) aiuta il nostro organismo a produrre la vitamina D, necessaria al suo corretto funzionamento.

 

Gli amanti dell’abbronzatura a tutti i costi di sicuro non sono lì a fare calcoli di come e in quanto tempo la luce del sole trasformi la vitamina D in una vitamina superattiva utile nella prevenzione di moltissime malattie.

Tuttavia dovrebbero invece fare i conti con i danni che il sole procura alla pelle. Danni estetici, ma anche danni per la nostra salute, esponendo la nostra pelle a rischi elevatissimi.

 

Siamo attenti al fumo, all’alimentazione, alla corretta attività fisica e poi come lucertole ci sdraiamo sotto al sole per ore interminabili senza, magari, aver preso le dovute precauzioni.

 

La formazione dei radicali liberi è il principale meccanismo d’azione dei raggi UVA che, insieme ai raggi UVB, colpiscono la membrana cellulare, il DNA ed i sistemi intracellulari, cooperando nel continuo danneggiamento cutaneo. Sono infatti responsabili sia della fotocarcinogenesi (l’induzione di tumori cutanei), sia del fotoinvecchiamento, ciascuno colpendo bersagli diversi, ma il cui esito è comunque sinergico.

Fonte: huffingtonpost

 

L’esposizione ai raggi ultravioletti è un noto fattore di rischio per lo sviluppo sia del melanoma che di altre forme di tumore che si originano dalle cellule basali (carcinomi basocellulari o basaliomi) o superficiali (carcinomi detti squamo- o spinocellulari) dell’epidermide

Altro aspetto importante da discutere in questa sede è il progressivo passaggio da un SPF (fattore di protezione) alto ad uno medio e poi basso, come se la nostra pelle dovesse abituarsi al sole. Ma la nostra pelle non si abitua ai raggi UVA ed UVB quindi, se questa metodologia può servire a limitare i danni da ustioni e bruciature, di sicuro non ci protegge a sufficienza dal rischio di tumore. Per essere sicuri in tal senso la protezione da usare dovrebbe essere sempre medio-alta.

 

La valutazione del SPF è calcolata rapportando la quantità di tempo necessario per produrre una scottatura sulla pelle protetta con filtro e senza filtro. Tuttavia, è un errore comune ipotizzare che la durata di efficacia di un filtro solare possa essere calcolata semplicemente moltiplicando il SPF con la durata del tempo necessario per subire danni cutanei senza protezione solare. Una serie di fattori influenza, infatti, la quantità di radiazioni solari che raggiunge una persona, tra cui la durata dell’esposizione, l’ora del giorno, la posizione geografica e le condizioni meteorologiche.
Tratto da MyPersonalTrainer

 

Una protezione “molto alta” è indicata per prevenire i danni cutanei alle persone con la carnagione molto chiara o per coloro che svolgono attività invernali ad elevate altitudini.
Per quanto riguarda la protezione contro gli UVA, non esiste ancora un sistema di rating vero e proprio, ma sono stati implementati i criteri di conformità relativi ai prodotti “ad ampio spettro“, cioè i filtri solari che proteggono la pelle contemporaneamente dai raggi UVA e UVB.

Il prodotto solare più adeguato alle proprie esigenze deve soddisfare diversi criteri oggettivi e soggettivi. Dal punto di vista cosmetologico, dev’essere:

  • in grado di proteggere da tutte le radiazioni ultraviolette (UVB, UVA corti e UVA lunghi);
  • fotostabile (cioè non modificarsi con la luce);
  • sicuro, non tossico e non sensibilizzante;
  • resistente all’acqua (o “molto resistente all’acqua”) e al sudore;
  • di facile applicazione e gradevole sulla pelle.

Altri fattori che possono influenzare l’efficacia della protezione solare sono:

 

I soggetti conpelle chiara caucasica (soprattutto le persone con lentiggini e capelli biondi o rossi) devono essere particolarmente diligenti nell’applicare la protezione solare (o schermare la loro pelle con abiti e cappelli). In caso di preoccupazioni specifiche circa il proprio particolare tipo di pelle, il consiglio del proprio dermatologo può aiutare a identificare il fattore di protezione più adeguato.Andrebbe evitata l’esposizione al sole durante le ore più calde del giorno, dalle 10 alle 16, quando l’intensità del sole è più elevata.

Altitudine: Si stima che le radiazioni UV aumentino del 4% per ogni 1.000 metri di dislivello. Pertanto, ad altitudini più elevate, si dovrebbe applicare e riapplicare più coscienziosamente la protezione solare.

Latitudine: l’intensità del sole diventa maggiore se ci si avvicina all’equatore, quindi si dovrebbero adattare anche le proprie strategie di protezione solare.

Caratteristiche climatiche: alti livelli di temperatura e umidità innescano una maggiore traspirazione, diminuendo la potenziale efficacia delle creme solari.

Bambini ed anziani richiedono un fattore di protezione più elevato. Presenza di eventuali superfici riflettenti Sabbia, neve, ghiaccio e acqua possono riflettere fino all’80% dei raggi UV, intensificando l’esposizione (radiazione riflessa). Svolgimento di attività all’aria aperta Indipendentemente dall’esposizione diretta e consapevole alla luce solare. Assunzione contemporanea di farmaci o presenza di eventuali patologie concomitanti Possono aumentare la sensibilità al sole.

Fototipo
Durata e orario dell’esposizione prevista
Località
Età

Fonte: MyPersonalTrainer

Quali filtri solari scegliere

I filtri solari si dividono in due categorie: Filtri Fisici (ecocompatibili) e Filtri Chimici (non ecocompatibili)

 

Filtri Fisici: Essi sono ossido di zinco (inci name: Zinc Oxide) e biossido di titanio (inci name: Titanium Dioxide). Possono essere micronizzati e rivestiti (anche con silicone ed in questo caso non sono più ecocompatibili; nell’inci possono apparire con la seguente dicitura e in ordine sparso: Titanium Dioxide, Zinc Oxide, e Trimethoxycaprylylsilane)

Lo zinco ricoperto o meno va più o meno sempre bene. Normalmente serve per gli UVA ma ne esiste un tipo da nanotecnologia che funziona abbastanza bene per gli UVB. Difficile capire quale stiano usando poiché l’INCI è lo stesso. Pare che molti produttori lo abbiano tolto dalle formulazioni per il costo elevato.

Il biossido di titanio serve per gli UVB (quelli che fanno diventare la pelle rossa), ma alcuni studi fanno sospettare che sia responsabile della creazione dei radicali liberi. Tali radicali vengono liberati dal titanio biossido micronizzato, non quello normale, ossia da quello in polvere meno fine. Normalmente quello micronizzato è il più utilizzato per evitare di spalmarsi un pastone bianchissimo. Serve quindi o che sia ricoperto o che derivi da nanotecnologia con aggiunta di manganese (in questo caso si chiama Optisol). Difficile capire quale stiano usando (titanio semplice o con manganese) poiché l’INCI è identico.

 

I Filtri Chimici a loro volta si distinguono in fotostabili, non fotostabili, problematici

Filtri chimici fotostabili:

1. Octocrylene : filtro UVB

2. Mexoryl:
Terephthalylidene Dicamphor Sulfonic Ac= Mexoryl SX – filtro UVA
Drometrizole Trisiloxane= Mexoryl XL – filtro UVB

3. Tinosorb:
Bis-Ethylhexyloxyphenyl Triazine = Tinosorb S filtro UVA e UVB
Methyilene Bis-Benzotriazolyl Tetramethylbuthylphenol = Tinosorb M – filtro UVA e UVB

4. Diethylhexyl Butamido Triazone: filtro UVA

5. Ethylhexyl Triazone: filtro UVB

6. Octyl methoxycinnamate = ethylhexyl methoxycinnamate filtro UVB, messo da solo in formula ancora regge in fotostabilità, ma se in co-presenza destabilizza l’avobenzone (vedi punto 1 dei filtri non fotostabili), il tutto si ristabilizza se sono presenti octocrylene e/o Mexoryl e Tinosorb.

Filtri chimici non fotostabili:

1. Butyl Methoxydibenzoylmethane è l’avobenzone filtro UVA e parte UVB, è un filtro non fotostabile, è stabilizzato se in formula ci sono octocrylene e/o Mexoryl e Tinosorb

2. Ethylhexyl Salycilate(potreste ancora trovare da qualche parte il fu octyl salicylate, vecchia denominazione, stessa sostanza): filtro UVB non fotostabile, si stabilizza in co-presenza con ethylhexyl triazone, tinosorb M o S, octocrylene, o mexoryl.

Filtri chimici “problematici”

1. 4-Methylbenzyliden Camphor (4-MBC) : Filtro UVB parziale UVA, risulta fotostabile ma è sotto osservazione dalla Commissione Scientifica Europea dei prodotti al consumo (SCCP) in quanto ci sono rischi di tossicità; con recente parere del 2008 SCCP valuta questo filtro solare sicuro quando introdotto per un massimo del 4% esclusivamente in prodotti da spalmare sulla pelle, mentre non può escludere rischi per la salute quando presente in prodotti spray, aerosol, o ingeribili tipo stick labbra, rossetti.

Come il 4-Methylbenzyliden Camphor (4-MBC),anche i seguenti filtri sono sotto osservazione per possibile attività estrogenica (rimane sempre valido il consiglio di lavarsi bene quando si torna dalla spiaggia):

2. Octyldimethyl-PABA (OD-PABA)
3. Benzophenone-3(Bp-3)
4. Homosalate (HMS)

5. Octyl-Methoxycinnamate (OMC): pare che da solo non regga tanto bene in fotostabilità quindi è meglio trovarlo in co-presenza di ethylhexyl triazone, tinosorb M o S, octocrylene, o mexoryl.

Consigli spiccioli:

  • evitare i solari con oxybenzone=benzophenone-3 in quanto questo filtro radicali liberi, si accumula per via sistemica ed interferisce con l’attività degli estrogeni;

 

  • evitare i solari con filtri ad attività estrogenica (vedi sopra);

 

  • lavare sempre accuratamente la pelle dopo l’applicazione del solare, alla fine dell’esposizione; mai andare a dormire con il solare in faccia o sul corpo.Il forum di Lola consiglia: meglio comprare solari eco-bio con filtri fisici, se presente il titanium dioxide cercare i solari più ricchi in antiossidanti tipo vitamina C, gamma orizanolo, tea verde, estratto di carota, resveratrolo et similia in grado di limitare eventuali danni. Se si opta per solari con filtri chimici scegliere solo quelli che comprendono nella formula Tinosorb S e M e Mexoryl XL e SX. DI solito le protezioni chimiche le migliori si trovano al supermercato, non in farmacia: i colossi della cosmetica della grande distribuzione fanno dei solari buoni e soprattutto sperimentati con test dermatologici su volontari, cosa che la maggior parte delle piccole aziende non fa e quindi dell’SPF scritto in etichetta non ci possiamo fidare più di tanto.

    La Commissione Europea ha emanato nel settembre 2006una raccomandazione che indica ai produttori criteri da seguire e informazioni da produrre al consumatore relativamente al grado di protezione fornito dai prodotti solari. In particolare raccomanda che il prodotto solare garantisca un’adeguata protezione anche dai raggi UVA e che l’indice di questa protezione debba essere uguale o maggiore a 1/3 del SPF (protezione dagli UVB). Ad esempio, se acquistate un solare con SPF30, vi dovrete aspettare una protezione dai raggi UVA di almeno 10.

 

Se acquistate solari con un mix di filtri (sia fisici sia chimici) si raccomanda di scegliere quelli che forniscono informazioni sul SPF sia UVB sia UVA.
Di qualsiasi prodotto si stia parlando, affinché possa esercitare l’SPF dichiarato in confezione, è necessario applicarne una quantità pari a 2 mg per cm2 di pelle, l’applicazione deve essere ripetuta ogni 2 max 3 ore poiché l’effetto protettivo entro tale lasso di tempo decade. Si tratta di una quantità notevole di prodotto; usando una quantità inferiore non si può più confidare in una reale protezione.

Fonte: L’angolo di Lola

Questa fantastica tabella illustra perfettamente quali creme e, più in generale, solari scegliere sulla base dei filtri solari in essi presenti

 

INCI RADIAZIONI SU CUI AGISCE % AMMESSA FOTOSTABILITA’ e/o AZIONI CUTANEE
PABA UVB 5 Causa dermatiti fotoallergiche e fotosensibilità; porta ad un incremento della quantità di radicali liberi (ROS)
Camphor Benzalkonium Methosulfate UVB 6 SI
Homosalate UVB 10 Fotostabile ma possibili rischi per la salute umana
Benzophenone-3 (OSSIBENZONE) UVA 10 Fotostabile ma possibili rischi per la salute umana: penetrazione transcutanea e possibile attività estrogenica
Phenylbenzimidazole Sulfonic Acid UVB 8 SI
Terephthalydene Dicamphor Sulfonic Acid (Mexoryl SX) UVA 10 SI
Butyl Methoxydibenzoylmethane (AVOBENZONE) UVA e parte UVB 5 Non è fotostabile ma lo diventa se in formula è presente Octocrylene e/o Mexoryl, Tinosorb
Benzylidene Camphor Sulfonic Acid UVB 6 SI
Octocrylene UVB 10 SI
Polyacrylamidomethyl Benzylidene Camphor UVB 6 Possibili rischi per la salute umana
Ethylhexyl Methoxycinnamate UVB 10 Fotostabile se utilizzato da solo; in associazione con l’avobenzone lo destabilizza, ma se presenti Octocrylene e/o Mexoryl e Tinosorb si ha stabilità
PEG-25 PABA UVB 10 Possibili rischi per la salute umana
Isoamyl p-Methoxycinnamate UVB 10 Sotto osservazione per possibile penetrazione transdermica; possono causare irritazione alla pelle ed allergie da contatto
Ethylhexyl Triazone UVB 5 SI
Drometrizole Trisiloxane UVB e parte UVA 15 SI
Diethylhexyl Butamido Triazone UVA 10 SI
4-Methylbenzylidene Camphor UVB parziale UVA 4 Fotostabile ma possibili rischi per la salute umana
3-Benzylidene Camphor UVB 2 Possibile disgregatore endocrino, può causare dermatiti fotoallergiche; persistente e bioaccumulativo nell’ambiente
Ethylhexyl Salicylate UVB 5 Non è fotostabile, si stabilizza in co-presenza con Ethylhexyl triazone, Tinosorb M o S, Octocrylene o Mexoryl
Ethylhexyl Dimethyl PABA UVB 8 Possibili rischi per la salute umana
Benzophenone-4, Benzophenone-5 UVA 5 Possibili rischi per la salute umana
Methylene Bis-Benzotriazolyl Tetramethylbutylphenol (Tinosorb M) UVA-UVB 10 SI
Disodium Phenyl Dibenzimidazole Tetrasulfonate UVA 10 SI
Bis-Ethylhexyloxyphenol Methoxyphenyl Triazine (Tinosorb S) UVA-UVB 10 SI
Polysilicone-15 (Parsol) UVB 10 SI
Diethylamino Hydroxybenzoyl Hexyl Benzoate UVA 10 SI

 

Fonte: Cosmesi e Dintorni 

 

Vediamo alcuni esempi di creme solari con filtri chimici e filtri fisici

 

I solari Nature’s non possono essere considerati Bio in quanto i filtri solari utilizzati sono chimici. Sono ottimi filtri chimici assolutamente stabili e non tossici e la composizione si presenta priva di petrolati, paraffine, oli minerali, DEA e cessori di formaldeide.

Solare Spray Viso e Corpo – Baby Spf 50

 

Inci: aqua, diisopropyl adipate, ethythexyl methoxycinnamate, octocrylene, butyl methoxydibenzoylmethane, diethylamino hydroxybenzoyl hexyl benzoate, phenylbenzimidazole sulfonic acid, phenoxyethanol, citrus aurantium dulcis fruit extract, aurantium dulcis extract, prunus armeniaca kernel oil, potassium sorbate, scleroticum gum, oryza sativa bran oil, prunus armeniaca fruit extract, oryza sativa extract, sorbitol, glycerin, cyclodextrin, hydrogenated dimer dilinoleyl, dimethylcarbonate, phosphate, polysorbate 20, parfum, propylene glycol, disopropyl sebacate, tri-c12-13 alkyl citrate, ethythexylglycerin, sodium hydroxide, glyceryl caprylate, decylene glycol, sodium gluconate, lactil acid. da agricoltura biologica

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Crema Solare Viso Corpo Spf 50

 

Inci: aqua/water, ethylhexyl methoxycinnamate, diethylamino hydroxybenzoyl hexyl benzoate, oleyl erucate, titanium dioxide, cpcoglycerides, glyceryl stearate SE, ethylhexyl triazone, cetyl palmitate, bis-ethylhexyloxyphenol methoxyphenyl triazine, cetearyl glucoside, glycerin, glycol stearate, cyclodextrin, behenyl alcohol, citrus aurantium dulcis fruit extract* / citrus aurantium dulcis (orange) fruit extract*, simmondsia chinensis seed oil / simmondsia chinensis (jojoba) seed oil, oryza sativa bran oil / oryza sativa (rice) bran oil, phenoxyethanol, maltodextrin, parfum /fragrance, prunus armeniaca fruit extract / prunus armeniaca (apricot) fruit extract, triacontanyl PVP, olea europaea oil unsaponifiables / olea europaea (olive) oil unsaponifiables, tocopheryl acetate, helianthus annuus seed oil / helianthus annuus (sunflower) seed oil, caramel, sodium dehydroacetate, cucumis melo juice / cucumis melo (melon) juice, dicaprylyl ether, potassium cetyl phosphate, melanin, ethylhexylglycerin, xanthan gum, lactic acid, phytic acid. *da agricoltura biologica

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La crema solare di Alga Maris è invece totalmente bio, riportanto filtri solari esclusivamente fisici. Tuttavia, come enunciato nelle proprietà del prodotto, i filtri sono micronizzati e ci espongono al problema dei radicali liberi (vd. sopra)

 

Crema Solare Viso SPF50 – Alga Maris

 

  • ALGA-GORRIA®: anti-ossidante, previene i danni cutanei dovuti all’esposizione ai raggi UV e neutralizza efficacemente i radicali liberi. Previene allo stesso modo la glicazione preservando l’elasticità della pelle (riduce del 40% la reazione di glicazione osservata in vitro, che rende più fragili le fibre di collagene, accelerando i segni dell’invecchiamento).

    • Filtro minerale: protezione a largo spettro (UVA+UVB) grazie al Diossido di Titanio e all’Ossido di Zinco micronizzati

    • Aloe Vera bio: idratante, lenitiva e protettiva (forma una barriera sulla superficie della pelle evitando la disidratazione).

    • Complesso nutriente composto da olio di prugna bio e olio di girasole bio: dona comfort, elasticità e protezione al viso dalle aggressioni del clima e dell’ambiente

    • Glicerina Biologica: umettante, idratante (per effetto igroscopico)

 

 

Inci: ACaprylic/Capric Triglyceride, Zinc Oxide, Coconut Alkanes, Aqua, Titanium Dioxide, Talc, Coco- Caprylate/Caprate, Polyglyceryl-2 Dipolyhydroxystearate, Prunus Domestica Seed Oil*, Sorbitan Olivate, Polyglyceryl-3 Diisostearate, Helianthus Annuus Seed Oil, Glycerin**, Alumina, Stearic Acid, Glyceryl Caprylate, Magnesium Sulfate, Gelidium Sesquipedale Extract, Aloe Barbadensis Leaf Juice Powder*, Potassium Olivoyl PCA, Maris Aqua, Sodium Benzoate, Tocopherol, Potassium Sorbate, Sodium Hydroxide.

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Bjobj – Crema Solare Alta Protezione

 

Inci: aqua (water), olea europaea fruit oil, titanium dioxide, zinc oxide, caprylic/capric triglyceride, polyglyceryl-3 polyricinoleate, glycerin, *alcohol, *prunus amygdalus dulcis oil, *cocos nucifera oil, dicaprylyl ether, polyglyceryl-3 ricinoleate, alumina, stearic acid, *helianthus annuus seed oil, *simmondsia chinensis oil, *argania spinosa kernel oil, *linum usitatissimum oil, magnesium sulphate eptahydrate, hydrated silica, *daucus carota root extract, tocopheryl acetate, bisabolol, retinyl palmitate, gamma oryzanol, polyhydroxystearic acid, magnesium stearate, **parfum, benzyl salicylate, limonene, linalool. *Tutti gli ingredienti con l’asterisco provengono da Agricoltura Biologica Certificata. **da oli essenziali.

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