Così inizia il Manuale del Cosmetologo al paragrafo 7.2.1[1]

“Esistono diverse tipologie di idrocarburi, che vengono utilizzate in pressoché tutte le forme cosmetiche”

E più avanti continua: “Gli idrocarburi paraffinici, ottenuti dal petrolio, possono essere fluidi, semisolidi o solidi. I due prodotti fluidi più comuni sono l’olio minerale pesante e quello leggero (…). La denominazione INCI EU è Paraffinum Liquidum, quella INCI USA Mineral Oil (…). La vaselina (nome INCI: Petrolatum) è una miscela complessa ottenuta dal petrolio, costituita prevalentemente da idrocarburi saturi (…). Si presenta come una massa semisolida di colore bianco e giallo, inodore, chimicamente inerte (…). Sebbene olio minerale e vaselina siano strutture definite poco “eudermiche “ (ossia poco adatto al miglioramento del trofismo cutaneo, ndc), indubbiamente si tratta di sostanze di uso consolidato, stabili e sicure”

 

Quindi, i Grassi Minerali sono Idrocarburi, derivati dalla raffinazione del Petrolio. Si presentano sia allo stato fluido (olio minerale detto anche paraffina liquida o olio di vaselina), sia allo stato molle (vaselina filante, petrolato), sia allo stato solido (paraffina, ceresina)

 

Una cosa che possiamo asserire con una certa fondatezza è che la paraffina ed i petrolati utilizzati come veicolo rendono le formulazioni molto più stabili e non sono soggetti a irrancidimento come gli oli vegetali.

 

Non ritengo sia questa la sede più opportuna per affrontare un problema tanto discusso quanto quello legato al cancro causato dall’uso delle paraffine e dei petrolati, tuttavia un po’ inorridisco quando leggo delle proprietà emollienti degli idrocarburi. Indubbiamente una crema ricca di paraffina vi lascerà la pelle istantaneamente morbida e liscia. Ma è solo un effetto illusorio. Le paraffine ed i petrolati, in quanto impermeabili formano un film lipidico che ostruisce i pori ed impedisce il naturale ricambio idrico della pelle. Quindi, bene che vi vada, vi verranno i punti neri. Mal nel giro di alcuni mesi la vostra pelle cambierà. È destinata a seccarsi, ingrigirsi, segnarsi e spegnersi con una certa rapidità, grazie all’uso di tutti questi derivati del petrolio.

 

Non si possono vantare le proprietà emollienti della paraffina, dei petrolati e della vaselina. Possono certamente essere usati per isolare dal freddo, dall’acqua e dalle aggressioni atmosferiche, ma andrebbero poi opportunamente rimossi e non lasciati stagnare sulla pelle e assorbiti da essa.

In Cosmetologia leggiamo invece: “è doveroso aprire una parentesi sul problema dell’uso dei grassi minerali come eccipienti. Essi infatti sono fra le sostanze principali di prodotti per la pelle sia in farmacologia sia in cosmetologia, ma un uso prolungato può causare una patologia cutanea denominata “acantosi”. Questa affezione consiste in un ispessimento dello strato germinativo dell’epidermide e degli epiteli costituenti le guaine dei follicoli pilo-sebacei, con conseguente comparsa di una dermatosi”[2]

Ma insomma, chi di noi si spalmerebbe del petrolio addosso? Voi vi mettereste mai della pellicola in faccia lasciandola lì per ore ed ore?

La verità è che il loro impiego è principalmente dovuto al fatto che sono inodori, incolori, insapori e non irrancidiscono. Il loro costo è molto più contenuto rispetto a quello degli oli vegetali e sono più facilmente lavorabili. Ma sono assai poco compatibili con la nostra pelle. La ungono e, impedendone il ricambio idrico, provocano secchezza e desquamazione. Ecco perché poi dovete continuare a mettere creme paraffinate. Proprio perché la vostra pelle si secca, nel migliore dei casi, e non perché sia riluttante ai trattamenti. Senza parlare dei casi di sudamina nei bambini e di eritemi negli adulti.

 

Esistono sostanze naturali che possono svolgere egregiamente il compito di isolare le mucose al pari della paraffina et similia. Solo che non macereranno la vostra pelle e ne trarrete solo un grande beneficio.

 

EVITATE:

Paraffin liquid, Petrolatum, Isoparaffin, Paraffin, Ceresin, Ozokerite, Cera microcristallina (Microcrystalline Wax),Vaselina, Olio Minerale (Mineral Oil)

 

 

[1] G. D’Agostinis, E. Mignini, Manuale del cosmetologo, Tecniche Nuove, Milano 2007

[2] U. Borellini, Cosmetologia. Il cosmetico del terzo millennio, EBS, Verona 2010, p. 123